Come scegliere l’alimentazione per chi è affetto da acne inversa
Si sente molto spesso parlare di acne, considerandola un disturbo prettamente giovanile che tende a scomparire con l’età adulta. In realtà, esistono diversi tipi di acne, tra cui una delle più rare ma invalidanti è sicuramente l’acne inversa, denominata anche idrosadenite suppurativa. Nonostante interessi solo l’1% della popolazione, con maggiore incidenza nelle persone in sovrappeso, questa malattia infiammatoria attira spesso l’attenzione sia di medici che di esperti in rimedi naturali, come coloro che hanno dato vita al sito www.inversaonlus.it. L’intento è quello di creare una comunità in cui confrontarsi e trovare metodi innovativi, che esulino anche dalla medicina tradizionale, per cercare di alleviare una sintomatologia che talvolta porta chi ne è colpito persino ad isolarsi. Al mondo ci sono molte malattie rare per cui esistono cure più o meno efficaci, e Inversa Onlus si ripropone di far sentire meno sole le persone che hanno la sfortuna di doverci convivere.
Cos’è l’acne inversa?
L’ idrosadenite suppurativa, in particolare, si presenta per l’appunto come un’infiammazione della cute al livello dei follicoli piliferi e delle ghiandole sudoripare. La sua entità, spesso è così grave da portare alla formazione di pustole o ascessi veri e propri, dolorosi ma anche esteticamente imbarazzanti. Colpisce specialmente le donne entro i 30 anni d’età, soprattutto in zone particolarmente nascoste dagli accumuli di grasso (non a caso interessa, nella stragrande maggioranza dei casi, soggetti in grave sovrappeso od obesi), quali le ascelle, la parte interna dei glutei e la zona intermammaria. Di solito s’interviene con una terapia antibiotica, soprattutto a livello topico, ma nei casi più gravi è necessario ricorrere alla chirurgia. Nonostante non sia contagiosa, spesso limita molto i rapporti con gli altri proprio per la natura delle lesioni che possono arrivare ad interessare persino il cuoio capelluto.
Che alimentazione conviene seguire per contrastarla?
Come in molti casi, curare l’alimentazione è il modo migliore per prevenire o far regredire i sintomi di questa malattia. La perdita di peso rappresenta già un passo importante da compiere con un nutrizionista o un dietologo, e può portare a benefici all’intero organismo. Sicuramente i cibi da preferire in caso di acne inverso saranno quelli ricchi di antiossidanti che intervengano efficacemente sul processo infiammatorio: la vitamina C contenuta nella frutta e soprattutto negli agrumi e il beta carotene, presente non solo nelle carote ma anche in altri ortaggi quali la zucca sono solo alcuni degli alimenti da preferire. Selenio, zinco, calcio e magnesio invece, avranno un’azione rigenerante sulla pelle. In generale, i benefici maggiori si avranno con la varietà più ampia possibile di frutta e verdura, fonti di vitamine di ogni genere, specialmente quelle del gruppo B (presenti nelle verdure a foglia verde) che hanno un’azione fondamentale sul sistema immunitario. Di tali vitamine sono ricchi soprattutto i cereali integrali, preferibili alla carne ma ugualmente forniti di proteine. Per quanto riguarda il pesce, apporta quantità significative di Omega 3, elementi vincenti in caso di infiammazioni acute. Infine, sarebbe meglio limitare il consumo di uova, seppure contengano carotenoidi antiossidanti validi a loro volta.
La secchezza della cute che può favorire il processo infiammatorio sarà sicuramente arginato da un consumo ottimale di liquidi, per cui a chi è affetto da idrosadenite suppurativa viene spesso suggerito di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno.
A fianco di un’alimentazione corretta, però, sarà sempre necessario porre uno stile di vita sano, che tenda a limitare o persino ad eliminare abitudini nocive quali alcool e fumo e a dedicare del tempo a una corretta attività fisica.
Per ulteriori approfondimenti sull’idrosadenite suppurativa e per individuare i centri specializzati che si occupano di sostenere le persone affette da questa patologia: https://www.inversaonlus.it/hs/