Gambe gonfie e doloranti in gravidanza
Nel corso delle 40 settimane di gravidanza, le gestanti possono andare incontro ad alcuni disturbi che in genere sono di lieve entità e facilmente gestibili con i consigli del ginecologo o del medico curante. In altri casi, invece, i disturbi possono interferire con la quotidianità e ridurre la qualità di vita.
Piuttosto comune è il gonfiore agli arti inferiori: le gambe risultano pesanti con conseguente sensazione di stanchezza e fatica.
Le cause del gonfiore delle gambe in gravidanza
Il gonfiore degli arti inferiori è dovuto ai cambiamenti meccanici e biochimici cui va incontro il corpo in gravidanza, oltre che all’esposizione ad alcuni fattori ambientali.
Gioca certamente un ruolo la predisposizione genetica, ma alcuni fattori possono esasperare il gonfiore, come per esempio: il clima caldo, la sedentarietà e trascorrere molte ore in piedi.
In gravidanza, il corpo della donna subisce alcune variazioni ormonali: nel primo trimestre aumenta la quantità di progesterone, un fenomeno che favorisce la congestione venosa; inoltre aumenta l’afflusso di sangue verso l’utero per nutrire il feto e proprio l’utero va a comprimere i vasi sanguigni delle gambe interferendo con il ritorno venoso. Anche l’aumento di peso si scarica sulle gambe e le appesantisce.
Vi sono poi delle alterazioni del metabolismo, per esempio a carico della funzione renale, che favoriscono la ritenzione idrica inducendo la formazione di edemi in corrispondenza degli arti inferiori. I liquidi che fuoriescono dalle pareti dei vasi sanguigni li comprimono e determinano gonfiore.
I 5 consigli contro il gonfiore delle gambe in gravidanza
- Fin dal primo trimestre di gravidanza può essere di aiuto sollevare leggermente le gambe, posizionando un cuscino in fondo al letto, magari sotto il materasso, di circa quindici centimetri. Questo accorgimento potrebbe favorire il riposo notturno ed è valido anche per il giorno: nel corso della giornata sollevare le gambe per qualche minuto, favorisce la
- Dedicarsi a una regolare attività fisica sotto consiglio del proprio ginecologo, al fine di stimolare la pompa cardiaca e favorire il ritorno del sangue dagli arti inferiori. È utile passeggiare, a passo non troppo veloce, anche solo mezz’ora al giorno. Anche una pedalata sulla cyclette può essere benefica.
- Anche effettuare massaggi linfodrenanti può essere di aiuto, purché non siano controindicati dal ginecologo. Difficilmente però vi si potrà ricorrere nel terzo trimestre di gravidanza.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata, che limiti zuccheri e grassi e favorisca il consumo di cereali integrali, frutta e verdura e legumi secchi, alimenti che assicurano il giusto apporto di fibre utili anche per regolarizzare la funzione intestinale.
- Non fumare, il fumo infatti non solo mette a rischio la propria salute e quella del feto, ma favorisce il gonfiore degli arti inferiori.