Come fare un buon caffè con la moka
Alcuni oggetti sono diventati più che semplici accessori ma delle vere e proprie icone senza tempo. È il caso per esempio della mitica moka, la macchinetta per il caffè presente nelle collezioni di tutte gli italiani e persino in quella, ben più celebre, del MoMA di New York. Eppure, nonostante sia in circolo da quando Alfonso Bialetti la inventò nel 1933, non tutti sanno usare la moka. Sì perché preparare il caffè con questa macchinetta speciale è una vera e propria arte, e ci sono delle regole ben precise per realizzare un preparato eccellente.
Ovviamente, anche avere una buona caffettiera fa la differenza, se non è il tuo caso puoi trovarne una adatta alle tue tasche in questo articolo. Quando si parla di moka, Bialetti è chiaramente una garanzia. Se state cercando una moka che duri nel tempo, dovete per forza prenderne una di questa marca, anzi si dice che più a lungo la si usa e più il caffè venga gustoso. Inoltre, il brand ne ha realizzate di deliziose in edizioni limitate, compresa una in versione patriottica con i colori del tricolore. Pronti a scoprire tutti i segreti del caffè? Ecco le regole d’oro per prepararlo con la moka, e per riconoscere un caffè buono!
Le regole per fare il caffè con la moka
Preparare il caffè con la macchinetta moka è una vera arte che necessita una serie di indicazioni per riuscire alla perfezione. Prima di tutto bisogna prendersi cura della caffettiera. La nostra moka deve essere asciutta e pulita, ma va lavata sempre a mano, mai in lavastoviglie e mai con il detersivo.
La seconda regola d’oro riguarda l’acqua, che deve essere fresca a temperatura ambiente, non troppo calcarea e che non deve mai superare il livello della valvola dentro la caldaia.
Adesso è il momento di porre la nostra attenzione alla polvere. Quella per la moka deve essere meno fine di quella per l’espresso, e secondo gli esperti deve essere pesata con attenzione. La formula giusta è quindi 1 grammo di caffè ogni 10 grammi di acqua. In questo modo il filtro non si riempirà troppo, ma ricordate in qualsiasi caso di non pressare il caffè. Anche la cottura è importante. Ricordate di tenere la fiamma bassa, e di togliere il caffè dal fuoco esattamente nel momento in cui inizia a uscire, altrimenti saprà di bruciato.
In ultimo, prima di versare il caffè nella tazzina deve essere mescolato: in questo modo la parte più densa si amalgamerà con quella più leggera.
Caffè con la moka: come riconoscere se è buono
Avete seguito tutte le regole e avete preparato il caffè con la moka. Ma come fare ad avere la certezza che sia venuto buono? Ecco qualche accorgimento per capirlo. Il primo fattore è la consistenza, che deve essere meno cremosa dell’espresso ma nemmeno troppo acquosa. Poi l’odore è un di grande aiuto. Se emana un buon profumo siete sulla strada giusta, se è troppo acre o sa di bruciato qualcosa è andato storto. Mentre è sul fuoco, un altro indicatore di buona riuscita è il colore. Mentre è nella moka il caffè deve essere molto scuro, mentre quando viene versato deve uscire una schiuma color nocciola. L’ultimo controllo, prima di bere il caffè, è quello della tazzina: se ruotandola sul fondo il residuo di polvere è minimo siete riusciti a preparare il perfetto caffè con la moka.